È stata una settimana interessante.
Sono stata nel fine settimana alle terme e mi hanno rigenerato. Adoro andarci.
Ho girato un po’ nel senso che sono stata parecchio fuori casa. Mi ha fatto bene.
Oggi però mi sono imposta di studiare e così è stato. In realtà ho finito poco fa il capitolo perché tra poco mi preparo per Gloria e non trovo abbia senso cominciare un altro interrompendolo dopo poco.
Settimana prossima ho il primo degli ultimi 3 esami.
Vorrei anche documentarmi per la tesi in modo da tornare dalla prof a giugno, ma mi sa che prima dell’esame non riuscirò .
Per l’occhio ci sto attenta, ma probabilmente se non torna a posto al 100% tornerò dal dottore prima dell’estate per capire come fare al mare.
Ci sono delle cose che disturbano l’armonia però, come credo succeda a tutti.
In primis l’idea delle feste di laurea, notate bene, manco della laurea in sé ( anche perché per il mio corso non dovrò manco discuterla).
La mia compagna che si laurea a luglio ci ha già detto che pensa di invitare 35 persone tra le quali ci siamo anche io e l’altra amica… quindi ho la certezza. E boh… non ho deciso che non andrò sicuramente come mi capita altre volte, ma so che se volessi andare sarà penso molto difficile. L’amica in questione, *se di amicizia si può parlare , dato che non siamo mai uscite assieme e ci piace fare ad ognuna cose molto diverse e parlare di cose molto diverse* è, mi viene da dire, una festaiola iperattiva: dorme in media 4 ore a notte, anzi 3, esce sicuramente e fisso 4 volte (sere) a settimana e va sempre a ballare il sabato sera. L’opposto di me. Lei ama esagerare con gli impegni ammazzandosi e ammalandosi di continuo *è a me viene da dire “mentre io dormo” LOL*
Fondamentalmente siamo molto diverse. Ma quella diversità che non mi pare possa essere colmata dal resto. Continuo a pensare che il fatto che non siamo mai uscite in 3 anni la dica lunga .
Poi c’è sempre la questione del mio sentirmi costantemente in colpa, ingiustificabile e vergognosamente sbagliata in quel che faccio. Devo sempre pensare a come giustificarmi per le mie difficoltà o desideri diversi da quelli di altri.
Io faccio sempre eccezione. Quel che dico o penso degli altri non vale per me.
Boh.
Ai miei ho detto dell’incontro con la psichiatra e non ho ancora ricevuto risposta (affermativa o negativa che sia).
Ho sempre un po’ timore delle vacanze, di dover stare forzatamente in situazioni conviviali dalle quali vorrei solamente fuggire e di dover parlare con persone che non mi piacciono.
Perciò ora studio. Penso alla tesi. Poi magari shopping (vorrei provare a farlo sa sola ma è difficile), occhio, lavoro forse e mi dipingo le unghie. E mi vergogno anche di questi programmi frivoli. Cazzo.
C.
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