Ho tirato il cellulare fuori dalla protezione che uso qui in spiaggia perché altrimenti ci metterei realmente un’ora a scrivere.
Sono al mare. Adesso in spiaggia precisamente. Tra poco tornerò a casa che si fa la doccia e poi cena.
Ho il naso tappatissimo e ancora un po’ di mal di gola. Praticamente mi sono ammalata prima di partire. Niente febbre.
Qua in albergo ci sono principalmente famiglie con bambini piccoli. Niente di particolarmente disturbante.
La prima sera non ho mangiato quasi niente. Avevo la nausea dal treno oltre che ai soliti problemi.
Ieri a pranzo solo secondo e a cena il terrore. Nel senso che c’era la serata a tema e abbiano mangiato in tavoloni. Noi siamo in 5 e abbiamo mangiato in 8. Con 3 amici. Figuratevi l’ansia .
Mi sono messa a piangere in stanza con mia mamma. Io non ci riesco a mangiare con gli altri le ho detto piangendo. Lei mi ha risposto che non eravamo obbligati a mangiare con altri. E io sapevo che in fondo lo eravamo, ma che c’erano minime possibilità di mangiare tra di noi. Cosa comuqnue non facile è scontata .
Perciò sono scesa. Struccata e in ciabatte infradito, perché nella mia testa così richiamo meno sguardi e posso fare schifo quanto voglio.
Poi, per farla breve, ho mangiato mooolto lentamente, pur rifiutando diversi piatti e offerte di cibo.
Boh. Mia mamma fa che devo riuscire, almeno per ora, a conviverci, nel senso non ad accettare la situazione, ma a vivere nonostante queste terribili difficoltà . E in effetti sarebbe male. Sarebbe una strategia intelligente .
Ma io faccio una terribile fatica a vivere nonostante. È difficilissimo affrontare quelle situazione in quelle condizioni del cazzo. Mi fa schifo stare così. E voglio evitarlo. E so che evito mille altre cose belle così, ma ripeto, mi fa schifo.
Vi riaggiorno perché ho troppa gente intorno e mi disturba la cosa.
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